I pazienti affetti da depressione sottoposti alla terapia basata sulla realtà virtuale immersiva diventano meno critici e più compassionevoli verso se stessi
Notevoli sono le qualità della realtà virtuale a tal punto da trovare una vasta gamma di applicazioni in diversi campi, come ad esempio la terapia della depressione. Nel giugno 2015, già alcune riviste specializzate avevano riportato che i ricercatori sud- coreani stavano sperimentando la terapia basata sulla realtà virtuale con lo scopo di aiutare i pazienti affetti da dipendenza da alcol per ridurre i craving. Recentemente, in tal senso, è stato realizzato un nuovo studio dall’University College di Londra (UCL) e dalla ICREA- University di Barcellona che si occupa di esaminare in che modo la realtà virtuale potrebbe aiutare le persone affette da depressione. Questo studio è stato pubblicato sulla Rivista britannica di psichiatria open (British Journal of Psychiatry Open) ed è stato finanziato dal Consiglio per la ricerca medica (Medical Research Council).
Metodo della realtà virtuale come terapia per la depressione
Dopo essere stata collaudata su alcuni volontari sani, questa terapia è stata applicata su 15 pazienti affetti da depressione con un’età compresa tra i 23 e i 61 anni. Durante la terapia, è stato chiesto ai partecipanti di osservare un mondo virtuale attraverso un corpo virtuale in grado di riprodurre i loro movimenti e dovevano esprimere compassione nei confronti di un bambino virtuale turbato, poichè parlare al bambino lo faceva smettere di piangere e lo portava a reagire in modo positivo. Successivamente, erano i partecipanti stessi che diventavano il bambino in questione e si trovavano ad osservare l’avatar adulto il quale offriva loro delle parole e dei gesti compassionevoli. La durata dell’intero esperimento era di 8 minuti e la stessa metodologia è stata ripetuta 3 volte ad intervalli settimanali.
Risultati
Lo studio in questione ha permesso di scoprire che i pazienti affetti da depressione diventano meno critici e più compassionevoli nei confronti di se stessi nel momento in cui sono sottoposti alla terapia basata sulla realtà virtuale immersiva. Un mese dopo la terapia, 9 dei partecipanti hanno riferito una riduzione dei sintomi e 4 hanno dichiarato di provare una diminuzione significativa della gravità della depressione.
Considerazioni sulla Realtà Virtuale
L’autore principale dello studio, il Prof. Chris Brewin del dipartimento di Psicologia clinica, dell’educazione e sanitaria alla UCL, ha dichiarato:
Le persone alle prese con ansia e depressione possono mostrarsi eccessivamente critiche nei loro confronti quando le cose vanno male. Durante questo studio, consolare il bambino e ascoltare in seguito le proprie parole, porta i pazienti ad offrire della compassione a se stessi. Lo scopo era quello di insegnare ai pazienti ad essere più compassionevoli e meno critici nei propri confronti, e abbiamo notato dei risultati notevoli. Un mese dopo lo studio, diversi pazienti hanno descritto il modo in cui questo esperimento ha cambiato il loro modo di reagire a delle situazioni della vita reale in occasione delle quali in passato si sarebbero mostrati critici verso se stessi
Il co- autore della ricerca, il Prof. Mel Slater del dipartimento di informatica alla ICREA- Univesity di Barcellona e alla UCL, ha aggiunto:
Ora speriamo di poter sviluppare questa tecnica ulteriormente per poter condurre uno studio controllato più vasto in modo da poter determinare con certezza gli eventuali benefici clinici. Qualora ci trovassimo di fronte ad un beneficio sostanziale, il potenziale di questa terapia potrebbe rivelarsi enorme. La messa in commercio recente di sistemi di realtà virtuali domestici a basso costo significa che dei metodi come questo potrebbero fare parte di ogni abitazione ed essere utilizzati su di un gran numero di pazienti
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