[blockquote style=”3″]Pensate a tutte le espressioni della lingua popolare che si riferiscono a persone generose: la maggior parte contengono la parola “cuore”. Un recente studio ha mostrato che la saggezza popolare non è affatto lontana dalla verità. Le persone generose, infatti, sembrerebbero in grado di ascoltare il proprio cuore in modo letterale.[/blockquote]
Le persone generose nella saggezza popolare
Vi capita spesso di fare dei doni ad associazioni caritatevoli? Fate parte di quel gruppo di persone che sono solite lasciare mance generose? A Natale non avete saputo resistere e avete finito con il ricoprire di regali i vostri cari? Non siete capaci di tirarvi indietro davanti al desiderio di aiutare le persone bisognose?
In questo caso, tutti questi slanci di generosità potrebbero avere una spiegazione psicologica: secondo la scienza, infatti, questo grande bisogno di donare verrebbe letteralmente dal vostro cuore.
Immaginate questa scena, che sicuramente avrete già vissuto più di una volta anche nella vita reale:
[blockquote style=”1″]State camminando per strada, alla fine di una lunga giornata di lavoro che vi ha lasciati stremati e, improvvisamente, vi trovate di fronte ad un senzatetto che chiede il vostro aiuto, che sia sotto forma di denaro o di cibo è indifferente. Come vi comportate in questo caso? Vi fermate immediatamente, consapevoli del fatto che la persona che si trova davanti a voi sta passando un momento decisamente più difficile del vostro, rovistate nelle tasche alla ricerca di qualche moneta o fate una corsa al supermercato più vicino per comprare loro qualcosa da mangiare? Oppure continuate semplicemente lungo il vostro percorso, senza battere ciglio, immersi nella convinzione di aver passato una giornata orribile e che, quindi, vi siete meritati questo momento di tranquillità senza che nessuno venga a disturbarvi chiedendo il vostro aiuto?[/blockquote]
Se vi siete riconosciuti nella prima ipotesi, allora potreste rientrare tra le persone generose o più “di buon cuore” rispetto alla norma. La saggezza popolare e la lingua italiana sono ricche di espressioni in grado di descrivere questo vostro comportamento: “donare di cuore”, essere “di buon cuore” e avere “un cuore d’oro”. I più perspicaci avranno già notato l’elemento comune a tutti questi modi di dire, ovvero la parola “cuore”.
Ebbene, queste caratteristiche non sono più limitate ai modi di dire o alla saggezza popolare. Una nuova ricerca, infatti, è stata in grado di mostrare che esiste una base scientifica: le persone generose, infatti, sembrano ascoltare maggiormente il proprio cuore rispetto agli altri e tutto ciò avviene in modo alquanto letterale.
Un nuovo studio sulle persone generose
Il motivo che vi spinge a voler donare agli altri va ricercato nell’interocezione, ovvero un termine fantasioso che indica il vostro livello di sintonia nei confronti del vostro corpo. Tutto questo è stato portato alla luce grazie ad un nuovo studio portato a termine dai ricercatori dell’Anglia Ruskin University di Cambridge, nel Regno Unito, congiuntamente agli scienziati dell’Università di Stoccolma, in Svezia.
L’autore principale dello studio in question à il Dr Richard Piech, associato di psicologia all’Anglia Ruskin University, e la ricerca condotta dalla sua equipe è stata pubblicata all’interno della rivista specializzata Scientific Reports
Il Dr Piech e la sua equipe hanno chiesto alle persone che si sono sottoposte allo studio di prendere parte ad un gioco al computer in grado di simulare una situazione della vita reale, in questo caso donare del denaro ad un’opera di carità. Il “gioco del dittatore” e il “gioco dell’ultimatum” consistono in due modelli classici utilizzati nel campo dell’economia sperimentale, spesso per rispondere alla seguente domanda fondamentale: “Le persone agiscono davvero in maniera disinteressata?”
Per la loro ricerca, il Dr Piech e i suoi colleghi si sono serviti di una versione modificata di questi modelli classici. Il gioco da loro utilizzato prevedeva che i partecipanti allo studio decidessero, all’interno di varie situazioni ipotetiche, di donare vere somme di denaro ad altre persone oppure di tenerle per sé.
Proprio come accade nelle situazioni che si verificano nella vita reale, in nessun modo la persona che riceveva questi atti di generosità poteva penalizzare la persona che donava il denaro e, allo stesso modo, la persona che donava il denaro poteva essere sicura di non entrare mai in contatto con la persona che avrebbe ricevuto il denaro in questione.
Per analizzare ancor più a fondo l’altruismo di quanti si sono sottoposti allo studio, è stato chiesto loro di aiutare lo sperimentatore ad occuparsi di un questionario, senza ricevere nulla in cambio, una volta terminato quello che sembrava essere l’esperimento.
Per poter valutare l’interocezione, i ricercatori hanno, inoltre, chiesto ai partecipanti di eseguire un “compito di rilevamento del battito cardiaco”, sottoponendosi ad un elettrocardiogramma che registrasse il loro battito cardiaco. In seguito, è stato chiesto ai partecipanti di ascoltare una serie di suoni, sincronizzati e non, al loro battito cardiaco. Il tutto, senza poter misurare in modo concreto il proprio battito, ad esempio rilevando il polso.
Le persone che erano in grado di dire quali suoni fossero o meno sincronizzati, presentavano una maggiore interocezione.
“Strana” connessione fra le persone generose e il cuore
Lo studio ha svelato che le persone in grado di rilevare il proprio battito cardiaco senza errori risultavano essere le più generose per quanto riguarda il denaro. In effetti, i partecipanti che erano stati migliori del 10% nel percepire il proprio cuore avevano donato £5.00 in più rispetto agli altri. Il Dr Piech ha affermato quanto segue:
[blockquote style=”2″]Sono rimasto molto colpito dalla chiarezza [delle scoperte]. Le dimensioni dell’effetto erano più grandi di quanto mi aspettassi.[/blockquote]
“Nel primo studio, l’effetto è stato raggiunto con [all’incirca] 30 partecipanti”, ha aggiunto il Dr Piech. “Avremmo potuto trovarci davanti ad un colpo di fortuna, ma il secondo studio, di dimensione quasi doppia, ha confermato questa scoperta.”
“L’altro elemento sorprendente consiste nel fatto che questa connessione sia un po’ […] strana. Certo, la saggezza popolare si serve di espressioni quali “donare di cuore”, etc… ma spesso la saggezza popolare non è molto saggia”, ha scherzato il Dr Piech.
Nel tentativo di spiegare questa “strana” connessione, i ricercatori hanno avanzato alcune ipotesi. “Potrebbe darsi che una situazione carica a livello emotivo, come ad esempio il dover decidere se offrire o meno del denaro, porti ad un cambiamento del battito cardiaco”, ha spiegato il Dr Piech. “Questo cambiamento, all’interno del corpo, potrebbe influenzare le persone che sono in grado di decifrare in modo efficace il proprio battito cardiaco a scegliere l’opzione generosa a termine del processo decisionale”. “Questa scoperta suggerisce che, in un certo senso, le persone “ascoltano il proprio cuore” quando arriva il momento di assumere dei comportamenti altruisti.”
In seguito, i ricercatori hanno cercato di migliorare l’interocezione dei partecipanti, nella speranza di renderli più generosi. Sfortunatamente, però, questi tentativi non hanno dato i frutti sperati. Nel tentativo di spiegare il perché di questo fallimento, il Dr Piech ha spiegato quanto segue: “[Esistono] due ragioni possibili: 1 […] non esiste una connessione meccanica e, quindi, è necessaria una terza variabile per spiegare questa connessione. 2: […] l’addestramento da noi offerto non ha lasciato un grande impatto e avremmo dovuto insistere di più per ottenere dei risultati diversi.”
I ricercatori si impegnano, quindi, a condurre altri test e a svolgere ricerche ulteriori per comprendere i meccanismi alla base di questo fenomeno intrigante.
Nell’attesa di una risposta definitiva, forse dovremmo prestare una maggiore attenzione a tutti quei segnali che il corpo ci invia: non può che farci del bene.
Allora, la prossima volta che siete sulla strada di casa, con le borse della spesa e qualcuno vi chiede del denaro, fermatevi un attimo ed ascoltate il vostro cuore: potreste sentirlo suggerirvi di donare!
[tabs][tab title = “Bibliografia”]Ana Sandoiu (2017). Generous people ‘listen to their hearts,’ quite literally. Medical News Today [/tab][tab title =”Revisione Scientifica”]Dr. Federico Baranzini [/tab][tab title =”Immagine”]empillsblog.com[/tab][/tabs]
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