[blockquote style=”1″]Una forte identificazione ad un gruppo sociale riduce la possibilità di sviluppare un disturbo psicologico[/blockquote]
Ad interessarsi della relazione che intercorre tra l’identificazione di gruppo, intesa come senso di appartenenza ad un gruppo, unita al senso di comunità nei confronti dei membri del gruppo, e la salute mentale, sono stati il Prof. F. Sani ed i suoi colleghi dell’Università di Dundee. Essi hanno condotto due studi presentati il 5 Dicembre 2014 alla Conferenza annuale della divisione di psicologia clinica della società britannica di psicologia a Glasgow. I ricercatori hanno ipotizzato che più il numero dei gruppi nei quali una persona si identifica è grande, minore sarà il rischio per questa persona di soffrire di problemi di salute mentale.
Studi sull’influenza dell’appartenenza a un gruppo sociale sui disturbi psicologici
Nel primo studio, in cui è stato preso in esame un gruppo comunitario di 1814 adulti, sono state valutate l’identificazione nella famiglia, nella comunità locale e in un gruppo sociale scelto dai partecipanti e la depressione auto-dichiarata. Sono state valutate anche le cartelle cliniche dei soggetti presi in considerazione per verificare se ai partecipanti fossero stati prescritti degli antidepressivi nei sei mesi precedenti.
Nel secondo studio, in cui sono stati presi in esame 1111 studenti scozzesi del liceo, è stata valutata l’identificazione nella propria famiglia, i propri amici e la propria scuola. Inoltre, è stato chiesto ai soggetti in questione di indicare il livello di disturbo psicologico che stessero eventualmente vivendo.
Risultati
Nel primo studio, gli adulti scozzesi che non si identificavano in nessun gruppo sociale si sono mostrati 20 volte più inclini alla depressione rispetto agli altri partecipanti e mostravano il triplo di possibilità di aver ricevuto una prescrizione di antidepressivi durante gli ultimi sei mesi rispetto alle persone che si sono identificate nella loro famiglia, nella comunità locale e nel gruppo sociale da loro scelto.
Nel secondo studio, gli studenti del liceo che non si sono identificati in nessun gruppo, si sono mostrati quattro volte più inclini ad un’esperienza di disturbo psicologico rispetto agli studenti che si sono identificati nella propria famiglia, gruppo di amici o scuola.
Questi risultati si sono mantenuti costanti anche dopo aver preso in considerazione l’età, il sesso, lo status socio- economico e l’intensità del loro contatto interpersonale nei confronti dei membri dei gruppi presi in considerazione.
Considerazioni
Il Prof. F. Sani ha affermato che: [blockquote style=”2″]La vita di gruppo potrebbe proteggere le persone dalla depressione. Questo, però, può accadere soltanto se la persona si identifica in modo soggettivo ai membri del gruppo. Inoltre, il numero di gruppi nei quali ci identifichiamo è direttamente proporzionale alla qualità della nostra salute mentale[/blockquote].
[tabs][tab title =”Fonte”]British Psychological Society (BPS). “The protective power of belonging to social groups.” Medical News Today. MediLexicon, Intl., 5 Dec. 2014. Web. [/tab][tab title =”Revisione Scientifica”]Dott Federico Baranzini [/tab][tab title =”Immagine”]psypost.org[/tab][/tabs]
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